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82 il secolo che muore


il cuore e con tutta l’anima.... povera me!.... vagello.... o non siete voi suoi figliuolo e figliuola di amore? Che bisogiio avete delle mio raccomandazioni? Proprio pensieri del Rosso.

Qui tacque, che la commozione le tolse il respiro: dopo alquanti minuti di sosta ripreso:

— Signor Orazio.... Orazio.... senti.... vorrei domandarti una grazia.... mi scuserai? Ora qui presso a morte.... ti contonti che io ti baci.... la mano.... il primo e l’ultimo.

Orazio aveva la gola come stretta da una tanaglia; si sforza parlare e non gli riesce; si leva, e prese con anmbedue lo mani la faccia della Betta, la bacia o la ribacia in fronte, su la bocca, e sugli occhi, e Betta a posta sua lo baciò più volte, fra un bacio o l’altro alternando i cari nomi di padre, di fratello o di sposo dell’anima. — Di un tratto a Orazio vennero meno lo gambe di sotto, vampe infocate gli turbinarono dinanzi agli occhi, finchè perduti affatto gli spiriti cadde sul pavimento a’ piedi del letto. Allora Betta bisbigliò:

— Sia ringraziato Dio, che la è andata a finire così! Marcello, aiuta lo zio, che si è svenuto. La Provvidenza ebbe misericordia di lui, lo tolse al senso dei mali presenti. Or va’!... non ho più biso- di nulla... lasciatemi morire in pace.

Marcello sovvenuto dai famigli trasportava lo zio nella sua camera, nè lo abbandonò se prima nol