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nostro Archivio Diplomatico, e sono del seguente tenore: Item, pro eius anima leganti et reliquid, super ecclesia Sancti Francisci de Prato ordìnis Minorum Fratrum compleatur et fiat pontispitium ecclesie Sancti Francisci predicte; in quo pontispitio, de hereditate et bonis suis, expendantur et expendi voluit et iussit florenos auri centum, infra terminum quinque annorum, dum tamen non apponantur aliqua arma super ipso et nel in ipso pontispitio. Item, iussit voluit et mandavit, quod pro eius anima fiat omni anno unum anniversarium in ecclesia Sancti Francisci de Prato, et unum aliud in dicta ecclesia Sancte Crucis. E in Santa Croce ebbe la sepoltura, che così viene descritta dal Rosselli. «Lastrone e chiusino di marmo, entrovi scolpito figura di bassorilievo, posto nel mezzo di questo braccio (verso la Sagrestia); confina con il pavimento della cappella de’ Barberini, et è a piè della sepoltura degli Arnolfi. Nel chiusino è l’arme, e sopravi queste parole: De Torellis. L’altre lettere appariscono oggi consumate; ma al Registro del 1596 è notata la seguente iscrizione:

s . dni torelli dni nicolai de prato civis florentini

et svorvm . mccccxvii.

hic ivrisconsvltvs fvit svae aetatis prestantissimvs.

vixit moribvs optimis et fama integra ’ ita cavsas

defensitavit vt serper ivstitiae ivra servaret

omnivm lavdem et beniv olentiam conseqvvtvs1.

§ 9. Terminerò col produrre una lettera che Francesco Guidi da Volterra scrisse al dottore Alessandro Guardini di Prato, dove si parla de’ Consigli del Torelli, e se ne attesta il merito legale. Erra però il Guidi, o meglio il ri-

  1. Sepoltuario Fiorentino di Stefano Rosselli. Parte I, a pag. 313. Mss. nell’Archivio centrale di Stato. L’iscrizione, assai scorretta, si è potuta emendare con altra copia.