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§ 3. Lo Statuto dell’Università fiorentina, o (come lo dicevano) degli scolari dell’inclito Studio fiorentino, ebbe fra’ suoi compilatori anche Torello da Prato. Adunati maestri e discepoli nella chiesa di Santa Maria della Badia fiorentina il 14 febbraio 1387, diedero facoltà al rettore dell’Università o Studio fiorentino, ch’era Napoleone de’ Parisani d’Ascoli, di nominare tre dottori, uno per ciascuna facoltà, e sei scolari, due per facoltà, i quali con esso rettore ne facessero e correggessero gli Statuti; e il giorno appresso, il rettore deputò ed elesse egregium decretorum doctorem dominum Iacobum de Fulchis de Florentia, dominum Iohannem filium comitis Karoli de Puppio et dominum Vannem de Recaneto scolares, pro membro Iuris canonici; excellentissimum iuris civilis doctorem dominum Angelum de Perusio, dominum Torellum domini Niccolai de Prato et dominum Petrum de Cathalonia scolares, pro membro Iuris civilis; celebrem artium et medicine doctorem magistrum Christoforum de Honestis de Bononia, magistrum Alexandrum de Sancto Lupidio et magistrum Mìcchaelem de Brissia scolares, de membro Medicine, con la detta autorità. Il Codice di questa compilazione si conserva nell’Archivio centrale di Stato.

§ 4. Illustrando il Sigillo di messer Bonaccorso, tacque il Manni1 com’egli fosse squittinato all’ ufficio di Priore nel 1411, e avesse in moglie Diana di Niccolò di Rosso Bagnesi; nè di certi suoi Consigli fece parola, che pur si trovano nell’Archivio delle Riformagioni, mentre ne cita alcuni del fratello. Di questo io debbo ora occuparmi, pubblicandone il Sigillo, che ho levato dall’impronta rimasta intatta in alcuni de’ suoi Consigli; dove talora fu solito apporre, come usavano anche gli altri dottori, un sigillo più piccolo, che porta una testina, incisa probabilmente in antica corniola.

§ 5. Un Consiglio del nostro messer Torello fu pubbli-

  1. Sigilli antichi, XXVI, Sigillo VII.