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tu perseverrai insino alla tua fine. E po’ dica a’ Fratelli: Io, dalla parte di Dio, vi prego che divotamente preghiate Idio per questo nostro, che li dia gratia di perseverare in questa Compagnia insino alla sua fine, con salute dell’anima et del corpo. E a ciò che Dio lì dia questa gratia, ciaschuno dica cinque paternostri et avemarie cum disciplina. Quando sono decti, lo Priore faccia lo cenno; al quale tucti si rivestano. Poi dica lo Priore a uno de’nostri Fratelli, che sia suo maestro uno mese; lo quale li debbia insegnare quelle cose che parlano li nostri Capitoli. E ’l Camarlingo debbia scrivere lo nome suo nel libbro et nella tavola. E siali asegnato lo luogo suo, nel quale elli stia et tengha la cappa...».

8.

SIGILLO DEL CONVENTO DEGLI EREMITANI

in sant’anna.

sig • con • sce • anne • prati • cong • iliceti

§ 1. Le vicende del convento degli Eremitani di Sant’Agostino presso Prato, dedicato a Sant’Anna, sono narrate nel primo volume del Calendario Pratese pel 1846, pag. 109-118; ma quando io scrissi, nè aveva notizia di questo Sigillo, nè sapeva che delle carte di quel convento restasse almeno uno spoglio. Debbo la conoscenza dell’uno e dell’altro all’egregio cavalier Passerini, bibliotecario della Nazionale; chè il transunto dei documenti con l’impronta del Sigillo si conserva in quella biblioteca, in una Miscellanea di storia patria di Giovanni Baldovinetti, proveniente dalla Palatina1. Ora io non voglio rifar la storia degli Eremitani di Sant’Anna, tanto più che la riscontro vera, siccome de-

  1. Porta il n.° 4. Sono 13 pagine, e soltanto le ultime tre di mano del Baldovinetti. Ha questo titolo: «Spoglio di alcune scritture in cartapecora, che si ritruovano nel convento di S. Anna fuori della città di Prato, de’ Frati Eremitani di S. Agostino della congregazione di S. Salvadore di Lecceto, fatto nel corrente anno 1743».