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stra, fu de’ Correttori di una Compagnia devota a quel Santo: ma la leggenda non dice il luogo. Io so peraltro dal Manni1, che nunc asservatur (il Sigillo di cui egli ci serbava l’impronta) in Museo d. Innocentii Bonamici canonici pratensis2; e dico, che se alle mani del Buonamici pratese venne il Sigillo d’una Compagnia di San Domenico, è probabilissimo che quel Sigillo sia appartenuto alla Compagnia che fioriva in Prato «al tempo di messer lo papa Benedecto vigesimo secondo, sopto li anni del nostro Signore Iesu Cristo Mille trecento trentacinque,» e aveva «per suo nome la Compagnia della disciplina

  1. Raccolta di impronta dì Sigilli; Ms. nella biblioteca Moreniana ora provinciale di Firenze. Questo Sigillo ha il n.° 18.
  2. Nella Musei Bonamiciani Pratensis Brevis Descriptio, che si vede inserita nelle Symbolae d’Anton Francesco Gori (decade I, vol. II, pag. 211-223), il canonico Innocenzio Buonamici scriveva: Complura etiam antiqua penes me sunt aposphragismata, sire sigilla ex aere litteris insculpta, quibus veteres Romani, eorumque exemplo Itali, et Etrusci maiores nostri supellectilem suam, et alia ad quotidianum usum parata, obsignare consueverunt. Oggi che il Museo Bonamiciano (due volte raccolto, dal cavalier Bonamico nel secolo XVI, dal canonico Innocenzio nel secolo XVIII, e due volte disperso) non esiste più, mi è parso pregio dell’opera a cui attendo, il mettere insieme l’elenco de’ Sigilli che si ritrovavano nel secondo Museo. Ecco pertanto quelli di cui ho trovato notizia nella Raccolta di oltre a 1600 impronte di Sigilli, fatta da Domenico Maria Manni, e ricordata nella precedente nota.
    1.

    L • FOTIDI •

    SVPERI †

    Hoc et sequens apud dom. Canonicum Pratensem Innocentium de Bonamicis, opinantem Sifium, gentemque Sifiam, Sifiniano in valle Bisentii, vulgari nuncupatione Sofiniano, nomen dedisse. Vulgavit haec duo Sigilla v. c. Antonius Franciscus Gorius, par. 2 Inscr. Antiquar., pag. 128.

    2.

    P SIFIVS T

    HEOOOBVS