Pagina:Guasti - Sigilli pratesi.djvu/48


— 40 —
Ecclesia de Gresciaula xxxvij s.
Ecclesia de Casi lij s.
Ecclesia de Schignano iij ll. et iij s.
Ecclesia de Capraia xxxiij s.
Ecclesia de Monterebbioro xlviij s.
Ecclesia Sancte Cristine in Pilis. xij s.

Questa colletta non fu riscossa, come si rileva da una carta del marzo 12471.

§ 6. Per la serie dei rettori di questa chiesa giova citare una carta degli 8 di agosto 1275, nella quale Strinna del fu Guido, giacente infermo, promette la restituzione dell’usure a Iacopino priore della chiesa di Santa Maria in Castello2; ma più c’importa un documento che ha il nome del Priore a cui probabilmente appartenne il nostro Sigillo. È una bolla del pontefice Giovanni XXII, data in Avignone il primo di ottobre dell’anno quinto; o, per dir meglio, la presentazione che di essa bolla fecero i banchieri Bardi e Peruzzi a Antonio d’Orso vescovo di Firenze e ad Accorsino priore della chiesa di Santa Maria in Castello di Prato, i quali dovevano dare esecuzione,

  1. Archivio citato, provenienza citata. — D. Guillelmus, canonico pratese, presenta una lettera che Federigo d’Antiochia, domini Imperatori filius, sacri Imperli in Tuscia ab Amelia usque Cornetum et per totam Maritimam vicarius generali (data apud Tuscanam il 21 di febbraio), dirigeva Berlingerio de Stagia, rettore di Prato; colla quale ordina di non permettere che il Proposto e i Canonici di Prato siano molestati dal Comune per dazi e collette. La presentazione della lettera è fatta in Prato in domo Castellanorum. Segue, sotto dì 4 d’aprile, un precetto di Berlingeri impositoribus del Comune di Prato, che rispettino gli ordini del Vicario imperiale. Rog. Abrincialinus giudice e notaro.
  2. Carta rogata da Filippo di Mezzolombardo. Archivio citato, provenienza citata. Nella stessa provenienza sono altre due carte dei 16 e 21 gennaio 1274 concernenti a Santa Maria di Castello. In un’altra dei 7 settembre 1408 è ricordato Guglielmo priore di questa chiesa.