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§ 2. Assuefatti a leggere nelle memorie pratesi, che un castello o fortezza fu edificata in questa terra ai tempi di Federigo II, si è facilmente creduto che da quello prendesse il nome la prossima chiesa di Santa Maria. Ma quando non si trovasse ricordata Santa Maria de Castello nella carta del 1107, ne avremmo una del marzo 1075, fatta loco Castello de Prato, e rogata da Lamberto notaro1; la quale ci conferma come Prato avesse mura fino dal secolo XI, che alla fine del XII si trovano appellate vecchie2. E io credo che la chiesa di Santa Maria, compresa nell’antico cerchio, fosse detta de Castello per distinguerla da un’altra chiesa del contado dedicata parimente alla Vergine. Che se ad altri piaccia intendere per loco Castello de Prato non l’intiera terra murata, ma una vera e propria rocca3; io non m’ oppongo. È facile pensare che chiesa e rocca sorgessero là dove una gente cominciava a raccogliersi: e la chiesa fu parlamento; chè sentivano quei forti uomini come dall’alto venisse la sanzione delle umane leggi. Dagli antichi Diurni del Comune è provato, che nel 1272 si adunava il Consiglio generale dei Pratesi nella chiesa di Santa Maria. Convocato generali Consilio etc. in ecclesia Sanate Marie de Castello4. E fino a tanto che quelle mura stettero, la mattina dei 15 di agosto andava il Gonfaloniere co’ Priori a farvi l’offerta. Ma che la chiesa prendesse il nome de Castello dalla prossimità d’una fortezza, e non dall’essere dentro le mura castellane, mi sembra meno credibile da poi che il popolo la disse sempre volgarmente in Castello.

  1. Archivio citato, provenienza citata.
  2. Fontanelli, Lunario Pratese, al 30 di gennaio. Ms. in Roncioniana, codice 77.
  3. Una carta (provenienza degli Spedali) del maggio 1193 è fatta dinanzi al palazzo dell’Imperatore in Prato.
  4. Archivio municipale, frammenti di Diurni.