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Maestà di Roberto di Napoli per recargli alcuni Capitoli fatti dal Consiglio pratese intorno al Regio Vicario, e pregarlo di scrivere ai Comuni di Firenze, Siena e Pisa, che permettessero di trarre vettovaglie e mercanzie dai loro terreni. Fu poi (30 maggio 1335) de’ quattro uomini eletti a determinare i confini del Comune di Prato coi limitrofi di Firenze, Montemurlo e Carmignano1. Ma noi cerchiamo un ser Teri.
§ 4. Dominus Terius iudex, olim domini Contis, confitetur dotem in summam librarum 125 dominae Lapae Philipponis olim Guillelmi de Vinaccensibus. E il conte Giuseppe Casotti, genealogista accuratissimo, ci dice che fu de’ Cianfanelli, e assegna a questa confessione di dote l’anno 13392. Che sia questo il Teri del Sigillo, mi sembra fuori di dubbio: come si possa innestare all’alberetto de’ Cianfanelli, non veggo. Bisognerebbe che messer Conte, padre di messer Teri, fosse nato di ser Ciuto, e invece par nato da un altro Teri; nè so che questo Teri nascesse di ser Pericetto. Quanto al Teri di messer Conte, trovo ch’ebbe un ser Alberto, il quale rogava dal 1321 al 1347. E un ser Gherardo di ser Alberto de’ Cianfanelli fu notaro e sottocancelliere del nostro Comune nel 1432, gonfaloniere poi l’anno appresso. Una carta, da lui copiata il 3 di settembre 1427, sta nel Diplomatico fiorentino, proveniente dalla Camera Fiscale.