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PARTE SECONDA.
sigilli inediti.
1.
SIGILLO DELL’ARTE DE’ BECCAI.
🕂 sigillvm ¤ beccariorv ¤ de tra ¤ prati
Fra le Arti della terra di Prato registrate negli Statuti municipali del secolo XIII, di cui non rimangono che frammenti, si trova ricordata nel sesto luogo quella dei Beccai, che aveva un console; laddove altre ne avevano due, e quattro la principalissima della Lana. Il segno antico dei beccai era l’irco o becco; e con esso marcavano le bestie da macellare: ma quando il macello fu dato in appalto, s’usò marcarle col nome e cognome di chi n’aveva comprata la gabella. Per illustrazione del nostro Sigillo, il cui bronzo andò a far parte della raccolta Strozziana1 ed ora si conserva nel Museo Nazionale, ho pensato che meglio giovasse pubblicare lo Statuto o Breve che i beccai si dettero tra il secolo XIV e il XV. Non porta data; ma notaro degli Approvatori per il Comune di Prato è un ser Ubaldo, che io crederei figliuolo di Vestro di Nuccio da Prato, e si trova avere rogato dal 1363 al 14202.