Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/99

libidinoso amante,

sotto abito mentito di donzella
ti mescolasti e, i puri scherzi altrui
contaminando, ardisti
mischiar tra finti ed innocenti baci
baci impuri e lascivi,
che la memoria ancor se ne vergogna.
Ma sallo il ciel, ch’allor non ti conobbi,
e che poi, conosciuto,
sdegno n’ebbi, e serbai
da le lascivie tue l’animo intatto;
né lasciai che corresse
Pamoroso veneno al cor pudico,
ch’alfin non violasti
se non la sommitá di queste labbra.
«Bocca baciata a forza,
se ’l bacio sputa, ogni vergogna ammorza».
Ma dimmi tu: qual frutto avresti allora
dal temerario tuo furto raccolto,
se t’avess’io scoperto a quelle ninfe?
Non fu su P Ebro mai
si fieramente lacerato e morto
da le donne di Tracia il tracio Orfeo,
come stato da loro
saresti tu, se non ti dava aita
la pietá di colei che cruda or chiami.
Ma non è cruda giá quanto bisogna,
ché, se cotanto ardisci
quando ti son crudele,
ché faresti tu poi,
se pietosa ti fussi?
Quella sana pietá che dar potei,
quella t’ho dato. In altro modo è vano
che tu la chiedi o speri,
ché pietate amorosa
mal si dá per colei