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di bombacia, che paia neve, e lustra piú che si può, il quale altresí abbia un istrumento della medesima sorte. Il terzo sará Levante, con capillatura flava e carica di colore, lunga, irta e rabuflata. In fronte un sole, in mano un altro simile trombone; del resto nudo il petto e le braccia. 11 suo contrario, Ponente, della medesima fatta, ma non flava, ma rossa, con un sole dopo le spalle; nudo e col trombone in mano. Avvertendo che le barbe siano secondo il concerto de’ capelli. Gli altri quattro vanno temperati dei sopradetti colori. Ma nel resto simili agli altri, i quali quattro avranno un cornetto per uno. E questi faranno la musica di que’ soli stromenti, i quali cornetti vorrei che fossero grandotti, perché fossero piú concertati co’ tromboni che sia possibile. Finita la musica, ciascuno tornerá al luogo loro, e, si come nel venire vorrei che s’andassero a poco a poco scoprendo fuor della nuvola, cosi nel ritorno avrei caro che tenessero il medesimo stile. Quarto Intkamento. La musica celeste. Aprasi il cielo, e veggansi in giro lucidissimo i sette pianeti, disposti l’un dopo l’altro in giro con li loro istrumenti musicali in mano; e dopo loro sieno ascosi gran quantitá di musici con voci e strumenti, desiderando io che questa sia pienissima musica e concerto numerosissimo. Giove con veste d’oro, corona in capo ricchissima, appiedi l’aquila col fulmine. Saturno vecchio, nudo, se non quanto siati coperte le parti vergognose da un manto, una corona in capo pure di raggi d’oro. Venere s’è giá detto com’ella va vestita lasciva- mente. Diana, anche questa con una luna in capo cornuta e manto verde. Mercurio, con un manto d’oro: del resto nudo, col cappello e con li talari alati. Marte, armato con sopraveste d’oro. 11 Sole, vestito d’oro tutto; in capo una corona di raggi, una capillatura bionda riccia bellissima. A piè di Venere il colombo; di Diana il cervo. Ma sopra tutti quel luogo sia luminoso, pieno di stelle, e tanto belle che somigli il concetto del paradiso. L’ordine dei pianeti è questo naturalmente: la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno, e però crederei che fosse bene disporli a questo modo.