Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/219

perché degna ne fusti.

Tu godi il piú leale
pastor che viva. E tu, Mirtillo, godi
la piú pudica ninfa
di quante n’abbia, o mai n’avesse, il mondo.
Credetel pur a me, che cote fui
di fede a l’uno e d’onestate a l’altra.
Ma tu, ninfa cortese,
prima che l’ira tua sopra me scenda,
mira nel volto del tuo caro sposo:
quivi del mio peccato
e del perdono tuo vedrai la forza.
In virtú di si caro
amoroso tuo pegno,
a l’amoroso fallo oggi perdona,
amorosa Amarilli. Ed è ben dritto
ch’oggi perdon de le sue colpe trovi
Amore in te, se le sue fiamme provi.
Amaricci. Non solo i’ ti perdono,
Corisca, ma t’ho cara,
l’effetto sol, non la cagion mirando,
ché ’l ferro e ’1 foco, ancor che doglia apporti,
pur che risani, a chi fu sano è caro.
Qualunque mi sii stata
oggi, amica o nemica,
basta a me, che ’l destino
t’usò per felicissimo stromento
d’ogni mia gioia. Avventurosi inganni!
tradimenti felici! E, se ti piace
d’esser lieta ancor tu, vientene, e godi
de le nostre allegrezze.
Corisca. Assai lieta son io
del perdon ricevuto e del cor sano.
Mirtillo. Ed io pur ti perdono
ogni offesa, Corisca, se non questa
troppo importuna tua lunga dimora.