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il divenir si tosto,

di povero pastore, un semideo.
Passar in un momento
da morte a vita, e le vicine esequie
cangiar con si lontane
e disperate nozze,
ancor che molto sia,
Corisca, è però nulla.
Ma goder di colei per cui, morendo,
anco godeva, di colei che seco
volle si prontamente
concorrer di morir, non che d’amare;
correr in braccio di colei, per cui
dianzi si volentier correva a morte:
questa è ventura tal, questa è dolcezza,
ch’ogni pensiero avanza.
E tu non ti rallegri? e tu non senti
per Amarilli tua quella letizia,
che sent’io per Mirtillo?
Corisca. Anzi si pur, Ergasto:
mira come son lieta.
Ergasto. Oh! se tu avessi
veduta la bellissima Amarilli,
quando la man per pegno de la fede
a Mirtillo ella porse,
e per pegno d’amor Mirtillo a lei
un dolce si, ma non inteso bacio,
non so se dir mi debbia o diede o tolse,
saresti certo di dolcezza morta.
Che purpura? che rose?
Ogni colore o di natura o d’arte
vincean le belle guance.
che vergogna copriva
con vago scudo di beltá sanguigna,
che forza di ferirle
al feritor giungeva.