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SCENA TERZA

Coro di pastori, coro di sacerdoti, Montano, Mirtillo.

Pastori. O figlia del gran Giove,

o sorella del Sol, ch’ai cieco mondo
splendi nel primo ciel, Febo secondo!
Sacerdoti.
e temperato raggio
scemi l’ardor de la fraterna luce,
onde qua giú produce
felicemente poi l’alma natura
tutti i suoi parti, e fa d’erbe e di piante,
d’uomini e d’animai ricca e feconda
l’aria, la terra e l’onda;
deh! si come in altrui tempri l’arsura,
cosi spegni in te l’ira
ond’oggi Arcadia tua piagne e sospira.
Pastori. O figlia del gran Giove,
o sorella del Sol, ch’ai cieco mondo
splendi nel primo ciel, Febo secondo!
Montano. Drizzate ornai gli altari,
sacri ministri; e voi,
o devoti pastori, a la gran dea,
reiterando le canore voci,
invocate il suo nome.
Sacerdoti.
o sorella del Sol, ch’ai cieco mondo
splendi nel primo ciel, Febo secondo!
Montano. Traetevi in disparte,
pastori e servi miei, né qua venite,
se da la voce mia non séte mossi.
Giovane valoroso,
che, per dar vita altrui, vita abbandoni,
mori pur consolato.