XLVIII.
Ami il Signor la Patria, e i suoi fratelli;
Segua virtù, nè altrui si venda mai;
Somministri lavoro ai poverelli,
Nè la mercè ritardi agli operai;
Abbia un legno di men, ma dotta prole;
Sia galantuomo — e fumi quanto vuole.
XLIX.
Inoggi è un altro vivere, bisogna
Convenire che inoggi è un altro vivere;
Leggere e scriver prima era vergogna;
Adesso almen si può leggere e scrivere
Quel che si vuole (eccetto solamente
Il passato, il futuro, ed il presente).
L.
Si sa: cambian coi secoli i costumi:
Quell’altro tutto fuoco, tutto ardore;
Questo può dirsi il secolo dei fumi,
Il secol delle macchine a vapore;
E il mille novecento, Dio lo sa
Che diavolo di secolo sarà!