XXXIII.
I destinati al pubblico servizio
Di dormir troppo ancor si dilettavano;
Andavan dopo l’undici all’Uffizio
Facendo taroccar quei che aspettavano;
Ma adesso con quest’utile ripiego,
Servon meglio al pubblico, e all’impiego.
XXXIV.
Dacchè prendon tabacco gli Avvocati,
E quei che assisi stan pro-tribunali,
Si veggono in un attimo sbrigati
E gli affari civili e i criminali;
Ma prima era un orror! dormivan essi,
E facevan dormire anco i Processi.
XXXV.
Dormiva Italia... — Per l’amordiddio!
Non si faccia sentire, in carità,
Se no, siam rovinati e lei ed io! —
O come ho a dir? — Dica il paese là
Che Appennin parte, il mar circonda e l’Alpe;
E allor che vuol che intendan queste talpe?