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L’occupazione straniera è l’ignominia più grande che possa una nazione subire, e la nostra patria lo sa per prova di molti secoli di servaggio!

Volgeva l’anno 1179 quando Federico I Imperatore colle sue soldatesche invadeva l’Italia, e le orde tedesche in Toscana e nell’Umbria osavano perfino deridere gli Italiani come gente pusillanime, senza forza, senza esperienza nelle militari discipline. Un giovanetto diciasettenne, leggiadro e gentile, mal soffrì l’insulto al nome italiano, e sfidò in Perugia a singolar certame Ulrico, uomo fra gli Imperiali assai prudente e valoroso. Sulle prime questi ricusò accettare la sfida, ma vinto dai rimproveri e dalle minaccie si dichiarò pronto alla pugna. Era Ulrico di gigantesca statura e di aspetto terribile; di più vantavasi avere ucciso moltissimi cavalieri nelle battaglie. Il giovanetto invece non erasi mai esposto ad alcun fatto d’arme, ma per una maschia educazione era stato fin da fanciullo addestrato in maneggiare armi e cavalli, non che a ve-