Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/463

Appendice E 437 il tipo inglese dell’epoca di transizione tra il Paleolitico ed il Neolitico. Le argille figuline di ITalling, sono considerevolmente più antiche delle formazioni di Tilbury. Tuttavia il Prof. A. Keith ha trovato che vi è una stretta rassomiglianza tra gli uomini di Halling e quelli di Tilbury (i). Erano entrambi i tipi fortemente costituiti, ma bassi, della statura media di 5 piedi e 4 pollici (m. 1,63). Erano entrambi i tipi dei rappresentanti di quello, che Huxley considerava come predominante ai tempi Neolitici, ed a cui egli aveva dato il nome di « tipo dell’alveo di fiume » — un tipo che è estremamente comune nella popolazione Inglese moderna. E ormai evidente che codesto tipo risale ad epoca molto anteriore, cioè nel periodo Paleolitico. Il cranio umano che il Rev. E. H. Mullius scoperse 3 auni fa in una grotta del Derbyshire, insieme con resti di animali del più tardo Pleistocene, è altresì del tipo « dell’alveo di fiume ». Così pure lo sono molti altri crani ricuperati in stratificazioni entro caverne nel Belgio, formate nei più recenti stadi del periodo Pleistocenico. L’uomo di Halling aveva una capacità cerebrale di 1500 cm. c. — cioè un poco supcriore alla media moderna. Il fronte è ben formato ; non vi è traccia di sporgenza sopra orbitale, la quale caratterizza la razza di Neanderthal. Come nel caso del cranio di Tilbury, anche i denti dell’uomo di Halling sono molto logori, e la maggior parte dei molari è stata perduta prematuramente in seguito a sofferenze. Questi malanni tuttavia non erano di quelli che colpiscono i denti delle moderne razze civilizzate — specialmente la carie — ma erano ascessi formati presso le radici, quali risultati di logorìo eccessivo dei denti, producente lo scoprimento delle cavità della polpa. (1) Confrontisi con quanto dice il Prof. Keith circa la lentezza dell’evoluzione dell’uomo. — Appendice C, pag. 426.