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376 | Lo sviluppo di un pianeta |
donts) furono pertanto una razza vagabonda e vigorosa; sebbene abitando, com’essa fece il più sovente, in paludi, essi conservarono più o meno ciò che Woodward denomina il modello della salamandra. Solamente nei più recenti periodi dell’era Paleozoica alcuni fra i minori di essi divennero simili a lucertole od a serpenti. Fra quelli subitamente sorsero i rettili, tuttavia non già prendendo il posto degli anfibi sin da principio, ma restando di un’importanza secondaria sino all’albeggiare dell’era Mesozoica.
Rettili e Uccelli.
Allora i rettili cominciarono a regnare. Essi s’irradiarono in due modi; i conservatori rimanendo attaccati alle abitudini dei loro antenati, abitatori di paludi; i migratori, che furono in maggioranza, divenendo
così simili ai mammiferi, che ci sembra di percepire la lotta della forza vitale che mira di raggiungere il più alto livello di un grado d’animale a sangue caldo.
Non vi è gran dubbio che i mammiferi spuntarono prima della metà dell’era Mesozoica, sebbene essi fossero lungi dal surrogare sul momento la razza inferiore, o dall’esterminarla mediante una concorrenza disuguale. I rettili mantennero la loro posizione per tutti i modi attraverso la più gran parte dell’era Mesozoica, e non fu prima dell’era Terziaria che i mammiferi cominciarono a predominare.
Il primo degli uccelli appare nei tempi Mesozoici (Giurassici). Il più antico uccello fossile, che sia noto a noi, fu trovato nello schisto litografico di Solentrofen (Baviera). In questo tipo primitivo — l’Archoeopteryx, di cui il primo esemplare scoperto è nel British Museum di Storia Naturale — noi abbiamo un prezioso anello della catena di evidenze circa l’origine degli uccelli. «Quest’uccello», osserva W. P. Pycraft (1), «rassomiglia più da vicino ad un rettile