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284 Lo sviluppo di un pianeta solto dalla teoria di Helmholtz che il calore è sostenuto dalla simultanea caduta delle particelle del Sole, dacché esso si contrae. La soluzione non è soddisfacente, poiché il Sole, secondo questa teoria, apparirebbe aver avuto una vita troppo breve. Secondo le parole stesse di Lord Kelvin, sarebbe « in sostanza probabile che il Sole non abbia illuminato la Terra ioo.ooo.ooo di anni e sarebbe quasi certo non abbia fatto ciò per 500.000.000 di anni. Circa al futuro noi possiamo dire con uguale certezza che gli abitanti della Terra non possono sperare di godere la luce ed il calore necessari all’esistenza loro ancora per molti milioni di anni, ammenoché delle sorgenti di calore sconosciute oggi a noi, stiano preparate nei grandi magazzini della creazione » 1 fenomeni di radio- attività hanno indicato alcune simili sorgenti non conosciute di calore. L’elio esiste in quantità enorme nel Sole; e l’elio è uno fra i prodotti degli elementi radio-attivi. È dunque possibile, ed è persino verosimile che nel Sole esistano grandi quantità di elementi radio-attivi. Se vi fossero parti 2,5 di materia radioattiva su ogni milione di parti della materia solare il calore emesso sarebbe sufficiente per mantenere costante la produzione del Sole in calore ed in luce (1). 11 Prof. Joly, come noi abbiamo veduto, ha attirato l’attenzione sull’importanza della radio-attività come una sorgente di calore terrestre (2), siano i minerali radio-attivi, abbondanti nella crosta, 0 siano dessi situati più profondamente. Rutherford (3) ha calcolato che se vi fossero parti 4,6 di radio su cento- mila miliardi di parti di materiali della Terra quest’am- —1 (1) Rutherford and Soddy, « Phil. Mag. », Maggio 1903; Wilson, < Nature », 9 Luglio, 1903. (2) Joly, « Nature », 1 Ottobre, 1903. (3) 4.6X10'14 grammi per ogni gramma dei materiali della Terra. Rutherford e Soddy, « Phil. Mag. », Maggio, 1903.