Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/114

92 Lo sviluppo di un pianeta fonti donde quell’atmosfera avrebbe potuto derivare. Noi abbiamo cominciato colla supposizione che tutta la materia di cui la nebulosa genitrice era composta, tutto il suo materiale atmosferico generatore d’acqua, che non fosse raccolto insieme nei nuclei planetari, rimanesse allo stato di molecole, oppure di frammenti liberi nei loro movimenti. Il dott. T. J. See (i), che ha svolto, ampliandola, la teoria di una nebulosa a spirale quale origine del sistema solare col supporre che la spirale potesse rappresentare l’incontro di due correnti di polvere cosmica invece dell’incontro di due Soli, ha ulteriormente fatto osservare la probabilità che qualche forma di materiale gazoso, oppure ad ogni modo qualche materiale abbastanza denso per resistere al moto, riempisse l’intiero dominio della spirale. Ora il nucleo planetario muovendosi attraverso a quel materiale non potea dapprima raccogliere e trattenere le molecole più leggere benanche quand’esse venissero con esso a collisione. Ma com’esso crebbe in peso ed in volume col raccattare più e sempre più frammenti planetismali, tali com’esso poteva trattenerli, esso avrebbe ognor meglio potuto ritenere effettivamente le molecole atmosferiche che esso incontrava ed aggiungerle a sè stesso come un involucro atmosferico. Mentre lo stato nebulare del sistema solare perdurava, vi sarebbe stato una provvista di questa sorta di materiale atmosferico molto più abbondante che per il seguito. Ma la fonte della provvista può supporsi continuare oggidì ; perchè se molecole di gaz possono volar via da un pianeta, o da un planetismario, o da qualche corpo più piccolo, nello spazio, allora esse (i) « On thè Cause of thè Remarkable Circularity of thè Or- bits of thè Planets and Satellites », by T. J. See, « Astr. Nach. », Febbraio 1909.