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4 lettera dell’autore a chi legge


non avendo nulla, posseggono ogni cosa: cioè di non mandarle a persona, e d’indirizzarle a ognuno; e cosí, non avendo elleno particolar protezione di alcuno, aranno la difesa generale di tutti; purché elle sieno tali che lo meritino: perciocché il favore altrui, se ben fosse di re o d’imperadore, non vale e non giova niente; perciocché a ogni modo senza alcun rispetto ne dice ognuno la sua opinione. Ma se dette mie commedie vorranno fare a mio senno, si rattristeranno poco dei biasimi, né anche si rallegreranno molto delle lodi, se per avventura ne saranno date loro; ma, confidandosi e sperando nel tempo, giusto giudice, si rapporteranno a lui, che a lungo andare si conforma sempremai con la veritá.