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DAI QUADERNI DI TRADUZIONE 23 57 6. Feuerbach risolve la realtà* religiosa nella realtà* umana. Ma la realtà umana non è una astrazione immanente nel singolo individuo. Nella sua realtà è Pinsieme dei rapporti sociali. Feuerbach, che non accetta la critica di questa natura reale, è perciò costretto: a) a fare astrazione del corso della storia, a stabilire un sentimento religioso per sé, a presupporre un individuo [umano] astratto e isolato; b) in lui perciò la natura umana può essere concepita solo come concetto generico*, come generalità interna, muta, che unisce solo naturalmente la molteplicità degli individui. 7. Perciò Feuerbach non vede che il «sentimento religioso» è anch’esso un prodotto sociale e che Pindividuo astratto, che egli analizza, in realtà appartiene a una determinata forma sociale. 8. La vita sociale è essenzialmente pratica. Tutti i misteri, che sviano la teoria verso il | misticismo, trovano il loro scioglimento razionale nella praxis umana, e nel concetto di questa praxis. y 9. L'altezza massima, a cui conduce il materialismo contemplativo, cioè il materialismo che non concepisce il reale come attività pratica, è l'intuizione dei singoli individui nella «società borghese». 10. Il punto di vista del vecchio materialismo è la società borghese; il punto di vista del nuovo materialismo è la società umana, o l’umanità socializzata. 11. I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; si tratta ora di mutarlo.
- Nel ms una variante interlineare: «essenza».
a Nel ms una variante interlineare; «specie».