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i ). Serie di problemi che devono essere esaminati sotto questa rubrica generale e un po’ convenzionale di «Americanismo e Fordismo», dopo aver tenuto conto del fatto fondamentale che le risoluzioni di essi sono necessariamente impostate e tentate nelle condizioni contraddittorie della società moderna, ciò che determina complicazioni, posizioni assurde, crisi economiche e morali a tendenza spesso catastrofica, ecc. Si può dire genericamente che l’americanismo e il fordismo risultano dalla necessità immanente di giungere alPorganizzazione di un’economia programmatica e che i vari problemi esaminati dovrebbero essere gli anelli della catena che segnano il passaggio appunto dal vecchio individualismo economico alPeconomia programmatica: questi problemi nascono dalle varie forme di resistenza che il processo di sviluppo trova al suo svolgimento, resistenze che vengono dalle difficoltà insite nella « societas rerum» e nella «societas hominum». Che un tentativo progressivo sia iniziato da una o altra forza sociale non è senza conseguenze fondamentali: le forze subalterne, che dovrebbero essere «manipolate» e razionalizzate secondo i nuovi fini, resistono necessariamente. Ma resistono anche alcuni settori delle forze dominanti, o almeno alleate delle forze dominanti. Il proibizionismo, che negli Stati Uniti era una condizione necessaria per sviluppare il nuovo tipo di lavoratore conforme a un’industria fordizzata, è caduto per l’opposizione di forze marginali, ancora arretrate, non certo per l’opposizione degli industriali o degli operai. Ecc. Registro di alcuni dei problemi più importanti o interessanti essenzialmente anche se a prima vista paiono non di primo piano: i) sostituzione all’attuale ceto plutocratico, 2140 QUADERNO 22 (