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2008 QUADERNO 19 (x) nel 1915 da Laterza, si vede che ancora esistevano nelPIta- lia Meridionale per circa 150 milioni di obbligazioni statali russe2, residuo non trascurabile della connessione che si era venuta formando tra Napoli e la Russia prima del 1860, contro ringhilterra). Non bisogna dimenticare che la Quistione orientale, se aveva il suo nodo strategico nei Balcani e nell’Impero turco, era specialmente la forma politico-diplomatica della lotta tra Russia e Inghilterra: era cioè la quistione del Mediterraneo, dell’Asia prossima e centrale, delPlndia, dell’Impero inglese. Il libro in cui il Balbo sostenne la sua tesi: Le Speranze d’Italia fu pubblicato nel 1844 e la tesi stessa non ebbe altra efficacia se non quella di far conoscere la quistione orientale attirando l’attenzione su di essa e quindi di facilitare (forse) la politica di Cavour a proposito della guerra di Crimea. Non ebbe nessuna efficacia nel *59 (quando il Piemonte e la Francia pensarono di 65 suscitare nemici | all’Austria nei Balcani per illanguidirne le forze militari) perché una tale azione fu circoscritta, di poco respiro e in ogni caso si ridusse a un episodio di organizzazione dell’attività militare franco-piemontese: lo stesso si dica per il 1866, quando una simile diversione fu pensata dal governo italiano e da Bismark per la guerra contro l’Austria. Cercare, in tempo di guerra, di indebolire il nemico suscitandogli nemici all’interno e su tutto il perimetro dei confini politico-militari non è elemento di un piano politico per l’Oriente ma fatto di ordinaria amministrazione della condotta bellica. Del resto, dopo il 60 e la formazione di uno Statoitaliano di notevole importanza, l’inorientamento dell’Austria aveva un ben diverso significato internazionale e trovava consenzienti tanto l’Inghilterra che la Francia. Qualche pubblicazione recente si è occupata dei progetti borbonici, rimasti progetti, di espansione in Oriente, per trarne argomento di riabilitazione del governo napoletano3; tali progetti saranno stati visti volentieri dalla Russia e impediti dairinghilterra, che sulla quistione di Malta fu intrattabile verso Napoli. (Sarà da vedere il volume di Pietro Silva sul Mediterraneo)4. Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 72 - 72 bis.