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19 (x) mune da rappresaglie; tuttavia per alcuni aspetti la sua analisi è abbastanza giusta). Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 88 - 88 bis. § {13 ). Pubblicazione ed esame dei libri e delle memorie degli antiliberali e antifrancesi nel periodo della Rivoluzione francese e di Napoleone e reazionari nel periodo del Ri- sorgimento. Sono necessari, in quanto anche le forze avverse al moto liberale italiano furono una parte e un aspetto non trascurabile della realtà, ma in essi occorre tener presenti alcuni criteri metodici: i°) alcune ristampe, come quella del Memorandum del Solaro della Margarita e forse anche i volumi curati dal Lovera di Castiglione e dal gesuita Ilario Rinieri1 o hanno uno scopo attuale, di rafforzare certe tendenze reazionarie neirinterpretazione del Risorgimento (rappresentate dai gesuiti della «Civiltà Cattolica») o sono presentati come testi per l’azione attuale (il Papa di De Maistre e lo stesso Memorandum del Solaro ecc.)2. 20) Le descrizioni degli interventi francesi nelle varie regioni italiane sotto il Direttorio e successivamente, sono dovute molto spesso solo ai reazionari: i «giacobini» si arruolavano e quindi avevano altro da fare che scrivere memorie: i quadri pertanto sono sempre tendenziosi e sarebbe molto ingenuo ricostruire la verità su tale letteratura. Fra queste pubblicazioni cfr Ranuccio Ranieri, L'invasione francese degli Abruzzi nel 1798-99 e una memoria del tempo inedita di Giovanni Battista Simone, Pescara, Edizioni dell’« Adriatico», 1931. Dalla narrazione del Simone, antigiacobino e legittimista, appare | che in Chieti città la forza giacobina era di una certa efficienza, ma nella campagna (salvo eccezioni dovute a rivalità municipali e al desiderio di aver l’occasione di fare delle vendette) prevalevano le forze reazionarie nella lotta contro Chieti. Pare che più della memoria del Simone, enfatica e verbosa, sia interessante l’esposizione del Ranieri che ricostruisce la situazione dell’Abruzzo in quel periodo di storia \ Cfr Quaderno 9 (xiv), pp. 87 - 87 bis.