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1933: (miscellanea) 1771 identificazione è meramente verbale e verbalistica. Cosi è da dire di ogni forma del cosi detto « centralismo organico », il quale si fonda sul presupposto, che è vero solo in momenti eccezionali, di arroventatura delle passioni popolari, che il rapporto tra governanti e governati sia dato dal fatto che i governanti fanno gli interessi dei governati e pertanto «devono» averne il | consenso, cioè deve verificarsi Fidentifica- n bis zione del singolo col tutto, il tutto (qualunque organismo esso sia) essendo rappresentato dai dirigenti. È da pensare che, come per la Chiesa cattolica, un tale concetto non solo è utile, ma necessario e indispensabile: ogni forma di intervento dal basso, disgregherebbe infatti la Chiesa (si vede ciò nelle chiese protestantiche); ma per altri organismi è quistione di vita non il consenso passivo e indiretto, ma quello attivo e diretto, la partecipazione quindi dei singoli, anche se ciò provoca un'apparenza di disgregazione e di tumulto. Una coscienza collettiva, e cioè un organismo vivente, non si forma se non dopo che la molteplicità si è unificata attraverso Fattrito dei singoli: né si può dire che il «silenzio» non sia molteplicità. Un’orchestra che fa le prove, ogni strumento per conto suo, dà l’impressione della più orribile cacofonia; eppure queste prove sono la condizione perché l’orchestra viva come un solo « strumento ». § ( 14 ). Caratteri non popolari-nazionali della letteratura italiana. Sarà da vedere un discorso sul tema « Gli italiani e il romanzo», tenuto da Angelo Gatti e riprodotto in parte dall’«Italia Letteraria» del 9 aprile3 1933. Una notazione interessante pare quella che tocca i rapporti tra moralisti e romanzieri in Francia e in Italia. In Francia il tipo del moralista è ben diverso da quello italiano, che è piuttosto « politico»: l’italiano studia come «dominare», come essere più forte, più abile, più furbo; il francese come «dirigere» e quindi come « comprendere » per influenzare e ottenere un «consenso spontaneo e attivo». I Ricordi politici e civili del a Nel ms: «6 aprile»