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XXIX) intellettuali negri, che assorbono la cultura e la tecnica americana. Si può pensare all’influsso indiretto che questi intellettuali negri possono esercitare sulle masse arretrate del- l’Africag a quello diretto se si verificasse una di queste ipotesi :he l’espansionismo americano si serva come di suoi agenti dei negri nazionali per conquistare i mercati africani e estendervi il proprio tipo di civiltà (qualcosa di simile è già avvenuto, ma ignoro in qual misura);^ che le lotte per 1 unificazione del popolo americano si inaspriscano in tal misura da determinare l’esodo dei negri e il ritorno in Africa degli elementi intellettuali più indipendenti ed energici e quindi meno propensi ad assoggettarsi a una possibile legislazione ancora più umiliante del costume attualmente diffuso. Nascerebbero due quistioni fondamentalij^s^della lingua, cioè l’inglese potrebbe diventare la lingua colta del- 1 Africa, unificatrice dell’esistente pulviscolo di dialetti? se questo strato intellettuale possa avere la capacità assi- milatrice e organizzatrice in tal misura da far diventare «nazionale» 1 attuale primitivo sentimento di razza disprezzata, innalzando il continente africano al mito e alla funzione di patria comune di tutti i negri. Mi pare che, per ora, i negri d’America debbano avere uno spirito di razza e nazionale più negativo che positivo, suscitato cioè dalla lotta che i bianchi conducono per isolarli e deprimerli: ma non è stato questo il caso degli ebrei fino a tutto il 1700? La Liberia già americanizzata e con lingua ufficiale inglese potrebbe diventare la Sion dei negri americani, con la tendenza a porsi come il Piemonte africano. Nell'Am^ri£gj^£rirljn^le e centrale la quistione degli intellettuali mfpare sia da esaminare tenendo conto di queste condizioni fondamentali: anche neirAmerica meridionale e centrale non esiste una vasta categoria di intellettuali tradizionali, ma la cosa non si presenta negli stessi termini degli Stati Uniti. Troviamo infatti alla base dello sviluppo di questi paesi i quadri della civiltà spagnola e portoghese del 500 e del 600, caratterizzata dalla Controriforma e dal militarismo parassitario. Le cristallizzazioni resistenti ancora oggi in questi paesi sono il clero e una casta militare, due categorie di intellettuali tradizionali fossilizzate nella for-