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i) t lità è sempre identica e una, dalla nascita al Dilà; se ognuno di noi fosse ” tanti”, come dice il Padre dei Sei personaggi, ciascuno di questi ” tanti ” non avrebbe né da godere i benefici né da pagare i debiti degli "altri” che porta in sé; mentre l’unità della coscienza ci dice che ognuno di noi è sempre ” quello ” e che Paolo deve redimere le colpe di Saulo perché, anche essendo divenuto "un altro”, è sempre la stessa persona»9. Questo modo di porre la quistione è abbastanza scempio e ridicolo e d’altronde sarebbe da vedere se nell’arte, del Pi- randello non predomini l’umorismo, cioè l’autore non si diverta | a far nascere certi dubbi « filosofici » in cervelli non filosofici e meschini per « sfottere » il soggettivismo e il solipsismo filosofico. Le tradizioni e l’educazione filosofica del Pirandello sono di origine piuttosto «positivistica» e cartesiana alla francese; egli ha studiato in Germania, ma nella Germania dell’erudizione filologica pedantesca, di origine non certo hegeliana ma proprio positivistica. È stato in Italia professore di stilistica e ha scritto sulla stilistica e sull’umorismo non certo secondo le tendenze idealistiche neo- hegeliane ma piuttosto in senso positivistico. Perciò appunto è da accertare e fissare che l’«ideologia» pirandelliana non ha origini libresche e filosofiche ma è connessa a esperienze storico-culturali vissute con apporto minimo di carattere libresco. Non è escluso che le idee del Tilgher abbiano reagito sul Pirandello, che cioè il Pirandello abbia, accettando le giustificazioni critiche del Tilgher, finito col conformatisi e-perciò occorrerà distinguere tra il Pirandello prima dell’ermeneutica tilgheriana e quello successivo. § (16). Risorgimento italiano. Una derivazione delle diverse «dottrine» sul Risorgimento italiano è quel certo particolare settarismo che caratterizza la mentalità italiana e che si manifesta in una certa mania di persecuzione, nel credersi sempre malgiudicati e malcontenti, nel credersi le vittime di congiure internazionali, nel credere di avere particolari diritti storici misconosciuti e calpestati, ecc. Questa mentalità è diffusa sia nelle correnti democratiche di origine