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II (xVIIl) della prassi. La tendenza dominante si è manifestata in due correnti principali: ,/f^Quella cosidetta ortodossa, rappresentata dal Plekha- nov (cfr Ij^zablemi fondamentali)2 che in realtà, nonostante le sue affermazioni m contrario, ricade nel materialismo volgare. Non è stato bene impostato il problema delle «origini» del pensiero del fondatore della filosofia della prassi: uno studio accurato della cultura filosofica del Marxa (e dell’ambiente filosofico generale in cui egli si formò diretta- mente e indirettamente) è certo necessario, ma come premessa allo studio, ben più importante, della sua propria e « originale » filosofia, che non può esaurirsi in alcune « fonti » o nella « cultura sua personale » : occorre, prima di tutto, tener conto della sua attività creatrice e costruttrice. Il modo di porre il problema da parte del Plekhanov è tipica- 79 mente proprio del | metodo positivistico e mostra le sue scars^ facoltà speculative e storiografiche. La tendenza « ortodossa » ha determinato la sua opposta: di collegare la filosofia della prassi al kantismo o ad altre tendenze filosofiche non positivistiche e materialistiche, fino alla conclusione «agnostica» di Otto Bauer che nel suo libretto sulla «Religione» scrive che il marxismob può essere sostenuto e integrato da una qualsiasi filosofia, quindi anche dal tomismo \ Questa seconda non è quindi una tendenza in senso stretto, ma un insieme di tutte le tendenze che non accettano la cosi detta «ortodossia» del pedanti- smo tedesco, fino a quella freudiana del De Man. Perché il Labriola e la sua impostazione del problema filosofico, hanno avuto cosi scarsa fortuna? Si può dire a questo proposito ciò che la Rosa disse a proposito delPecono- mia critica4 e dei suoi problemi più alti: nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando a Nel ms: «M.» b Nel ms: «m.».

no match

i932_I933: (introduzione alla filosofia) 1509 « un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. Ecco la necessità di rimettere in circolazione Antonio Labriola e di far predominare la sua impostazione del problema filosofico. Si può cosi porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a- privativi e gli antì- (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato. La trattazione analitica e sistematica della concezione | filosofica di Antonio Labriola potrebbe diventare la sezione filosofica di una rivista del tipo medio «Voce», «Leonardo» («Ordine Nuovo»)8 di cui si parla nella rubrica del giornalismo. Bisognerebbe compilare una bibliografia internazionale sul Labriola («Neue Zeit», ecc.). Cfr Quaderno 3 (xx), pp. 16-17. a Nel ms: «O. N.». 79 bis 1


II (xVIIl) della prassi. La tendenza dominante si è manifestata in due correnti principali: ,/f^Quella cosidetta ortodossa, rappresentata dal Plekha- nov (cfr Ij^zablemi fondamentali)2 che in realtà, nonostante le sue affermazioni m contrario, ricade nel materialismo volgare. Non è stato bene impostato il problema delle «origini» del pensiero del fondatore della filosofia della prassi: uno studio accurato della cultura filosofica del Marxa (e dell’ambiente filosofico generale in cui egli si formò diretta- mente e indirettamente) è certo necessario, ma come premessa allo studio, ben più importante, della sua propria e « originale » filosofia, che non può esaurirsi in alcune « fonti » o nella « cultura sua personale » : occorre, prima di tutto, tener conto della sua attività creatrice e costruttrice. Il modo di porre il problema da parte del Plekhanov è tipica- 79 mente proprio del | metodo positivistico e mostra le sue scars^ facoltà speculative e storiografiche. La tendenza « ortodossa » ha determinato la sua opposta: di collegare la filosofia della prassi al kantismo o ad altre tendenze filosofiche non positivistiche e materialistiche, fino alla conclusione «agnostica» di Otto Bauer che nel suo libretto sulla «Religione» scrive che il marxismob può essere sostenuto e integrato da una qualsiasi filosofia, quindi anche dal tomismo \ Questa seconda non è quindi una tendenza in senso stretto, ma un insieme di tutte le tendenze che non accettano la cosi detta «ortodossia» del pedanti- smo tedesco, fino a quella freudiana del De Man. Perché il Labriola e la sua impostazione del problema filosofico, hanno avuto cosi scarsa fortuna? Si può dire a questo proposito ciò che la Rosa disse a proposito delPecono- mia critica4 e dei suoi problemi più alti: nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando a Nel ms: «M.» b Nel ms: «m.».

no match

i932_I933: (introduzione alla filosofia) 1509 « un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. Ecco la necessità di rimettere in circolazione Antonio Labriola e di far predominare la sua impostazione del problema filosofico. Si può cosi porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a- privativi e gli antì- (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato. La trattazione analitica e sistematica della concezione | filosofica di Antonio Labriola potrebbe diventare la sezione filosofica di una rivista del tipo medio «Voce», «Leonardo» («Ordine Nuovo»)8 di cui si parla nella rubrica del giornalismo. Bisognerebbe compilare una bibliografia internazionale sul Labriola («Neue Zeit», ecc.). Cfr Quaderno 3 (xx), pp. 16-17. a Nel ms: «O. N.». 79 bis 1