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i932~I933'- (introduzione alla filosofia) 1461 § (41). La dialettica come parte della logica formale e della retorica. Cfr per il modo di concepire la dialettica dei neotomisti, il libretto Dialectica dei padri Liberatore e Corsi della Compagnia di Gesù (Napoli, Tipografia commerciale, 1930, in-8°, pp. 80, L. 7)1. Il padre Liberatore è stato uno dei più celebri polemisti gesuiti e direttore della «Civiltà Cattolica». Sonoa da confrontare anche i due volumi sulla Dialettica di B. Labanca, cattolico2. Del resto nel suo capitolo su « Dialettica e logica » nei Problemi fondamentali Plekhanov concepisce la dialettica come una sezione della logica formale, come la logica del movimento in confronto alla logica della stasi3. Il legame tra dialettica e retorica continua anche oggi nel linguaggio comune, in senso superiore quando si vuole indicare una oratoria stringente, in cui la deduzione o il nesso tra causa ed effetto è di carattere particolarmente convincente e in senso deteriore per l’oratoria pagliettesca, che fa stare a bocca aperta i villani. Cfr Quaderno 8 (xxviii), p. 58. § ( 42 ). Valore puramente strumentale della logica e della metodologia formali. Si può accostare la logica formale e la metodologia astratta alla «filologia». Anche la filologia ha un valore schiettamente strumentale, insieme con l’erudizione. Una funzione analoga è quella delle scienze matematiche. Concepita come valore strumentale, la logica formale ha un suo significato e un suo contenuto (il | contenuto 55 è nella sua funzione) cosi come hanno un loro valore e un loro significato gli strumenti e gli utensili da lavoro. Che una «lima» possa indifferentemente essere usata per limare ferro, rame, legno, diverse leghe metalliche ecc., non significa che sia «senza contenuto», puramente formale ecc. Cosi la logica formale ha un suo sviluppo, una sua storia, ecc.; può essere insegnata, arricchita ecc. Cfr Quaderno 8 (xxviii), pp. 59 bis - 60.

  1. Nel ms; «È».