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i932-i933: introduzione alla filosofia) 1429 della «filologia» come metodo delPerudizione nell’accerta- mento dei fatti particolari e alla nascita della filosofia intesa come metodologia generale della storia. Questo forse vole- vano dire aueeli scrittori che, come accenna molto ariretta- affermano cne la mosnna della_praxis vive solo nei saggi storici parti- colari2 (Paffermazione, cosi nuda e cruda” è certamente erronea e sarebbe una nuova curiosa forma di nominalismo e di scetticismo filosofico). Negare che si possa costruire una sociologia, intesa come scienza della società, cioè come scienza della storia e della politica, che non sia la stessa filosofia della praxis, non significa che non si possa costruire una compilazione empirica di osservazioni pratiche che allarghino la sfera della filologia come è intesa tradizionalmente. Se la filologia è l'espressione metodologica delPim- F tatti particolari siano accertati e precisati nella loro inconfondibile «individualità», non si può esctCT ZI di tendenza pratica za» più generali che corrispondono nella politica-ali e leggi Statistiche o dei grandi [ numeri che hanno servito a far pro- gredireàlcune scienze naturali. Ma nonèstato messo m ri- lievo che la legge statistica può essere impiegata nella scienza e nelParte politica solo fino a quando le grandi masse della popolazione rimangono essenzialmente passive - per [rispetto al]le quistioni che interessano lo storico e il politico — o si suppone rimangano passive. D’altronde Festen- sione della legge statistica alla scienza e alParte politica può avere conseguenze molto gravi in quanto si assume per costruire prospettive e programmi d'azione; se nelle scienze naturali la legge può solo determinare spropositi e strafalcioni, che potranno essere facilmente corretti da nuove ricerche e in ogni modo rendono solo ridicolo il singolo scienziato che ne ha fatto uso, nella scienza e nelParte politica può avere come risultato delle vere catastrofi, i cui danni « secchi» non potranno mai essere risarciti. Infatti nella politica l’assunzione della legge statistica come legge essenziale, fatalmente operante, non è solo errore scientifico, ma diventa errore pratico ih atto; essa inoltre favorisce la pigri- 39