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i932'I935: la filosofia di b. croce ii 1305 riche della vita religiosa italiana. Era una seconda ondata di cattolicismo liberale, molto più esteso e di carattere più popolare che non fosse stato quello del neoguelfismo prima del 48 e del più schietto liberalismo cattolico posteriore al 48. L’atteggiamento del Croce e del Gentile (col chierichetto Prezzolini) isolò i modernisti nel mondo della cultura e rese più facile il loro schiacciamento da parte dei gesuiti, anzi parve una vittoria del papato contro tutta la filosofia moderna; l'enciclica antimodernista è in realtà contro l’immanenza e la scienza moderna e in questo senso fu commentata nei seminari e nei circoli religiosi (è curioso che oggi l’atteggiamento dei crociani verso i modernisti, o almeno i maggiori di essi — non però contro il Buonajuti — è cambiato di molto come può vedersi dalla elaborata recensione di Adolfo Omodeo, nella «Critica» del 20 luglio 1932, dei Mémoires pour servir à l’histoire religieuse de notre temps di Alfredo Loisy)6. Perché del modernismo il Croce non diede la stessa spiegazione logica che nella Storia d'Europa ha dato del | cattolicismo liberale, come di una vittoria del- 22* la «religione della libertà», che'riusciva a penetrare anche nella cittadella del suo più acerrimo antagonistaa e nemico ecc.? (È da rivedere nella Storia d'Italia ciò che si dice del modernismo: ma ho l’impressione che il Croce sorvoli7, mentre esalta la vittoria del liberalismo sul socialismo divenuto riformismo per l’attività scientifica del Croce stesso). La stessa osservazione può farsi al Missiroli, anch’egli antimodernista e antipopolare: se il popolo non può giungere alla concezione della libertà politica e all’idea nazionale se non dopo aver attraversato una riforma religiosa, cioè dopo aver conquistato la nozione di libertà nella religione, non si capisce perché Missiroli e i liberali del « Resto del Carlino» siano stati cosi ferocemente antimodernisti: o si capisce anche troppo; perché modernismo significava politicamente democrazia cristiana, questa era particolarmente forte nell’Emilia-Romagna e in tutta la valle padana e il Missiroli coi suoi liberali lottavano per l’Agraria. Si pone il problema di chi rappresenti più adeguatamente « a Nel ms: «antagonismo». 1 1306 QUADERNO IO