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i932-I935: la filosofia di b. croce i 1211 sarebbe dunque una futilità? Occorre fissare che il pensiero storiografico del Croce, anchëliella sua fase più recente, de^ ve essere studiato e meditato con attenzione. Esso rappresenta essenzialmente una reazione all’«economismo» e al meccanicismo fatalistico, sebbene si presenti come superamento della filosofia della praxis. Anche per il Croce vale il criterio che il suo pensiero deve essere criticato e valutato non per quello che pretende di essere, ma per ciò che è realmente e che si manifesta nelle opere storiche concrete. Per la filosofia della praxis lo stesso metodo speculativo non è futilità ma è stato fecondo di valori « strumentali » del pensiero, che la filosofia della praxis si è incorporata (la dialettica, per es.). Il pensiero del Croce deve essere dunque apprezzato corrië valore strumentale e cosici può dire che es- so ha energicamente attirato l'attenzione allo studio dei fati ti di cultura e di pensiero come elementi di dominio politico, alla funzione dei grandi intellettuali nella vita degli Stati, al momento delTegemoma e del consenso come forma necessaria del blocco storico concreto. La storia etico-politica è dunque uno Sei canoni di interpretazione storica da tener sempre presente nell’esame e nell’approfondimento dello svolgimento storico, se si vuol fare storia integrale e non storie parziali od estrinseche, 4 Cfr Quaderno 8 (xxviii), pp. 74-7^» 75, 77 - 77bis, 78 - 78bis, 79-80. aT) c J Atteggiamento del Croce durante la guerra mon- 42 diale^-SÓitti di Croce in proposito raccolti nelle Pagine sulla guerra (Laterza, 2a ed. accresciuta, L. 25); sarebbe interessante però rivederli nella prima stesura, a mano a mano che furono pubblicati nella « Critica » o in altri periodici1 e tener conto delle altre qüîstioni cfì~carattere culturale e morale che contemporaneamente interessavano il Croce e mostrano a quali altri svolgimenti connessi più o meno diretta- mente alla situazione bellica egli credeva necessario reagire. L'atteggiamento del Croce durante la neutralità e la guerra indicaft quali interessi intellettuali e morali (e quindi sociali! predominano anrhft nella sua attività letteraria e fi- a Nel ms: «indicano».