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1932: (miscellanea) 119 7 mici e dei registi, cioè è vero che ogni tragedia di Shakespeare può diventare «pretesto» per spettacoli teatrali diversa- mente originali: ma rimane che la tragedia «stampata» in libro, e letta individualmente, ha una sua vita artistica indi- pendente, che può astrarre dalla recitazione teatrale: è poesia e arte anche fuori del teatro e dello spettacolo. Ciò non 3er Pirandello: il suo_teatro vive avviene pei se «rappresentato» teatralmente, e se rappresentato teatralmente avendo il .Pirandello come capo- comico e reektsu-f Tutto ciò sia inteso con molto sale)? ^T7i7s).J.etteratura_na7Ìnnale-po Polare. Gli «umili». Questa espressione «gli umili» è caratteristica per comprendere l’atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della letteratura per gli «umili». Non si tratta del rapporto contenuto nell’espressione dostoievschiana di « umiliati e offesi». In Dostojevskij c’è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una « missione degli intellettuali » verso il popolo che magari è « oggettivamente » costituito di « umili », ma deve essere liberato da questa «umiltà», trasformato, rigenerato. Nell’intellettuale italiano l’espressione di « umili » indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento « sufficiente » di una propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l’altra inferiore, il rapporto come tra adulti e bambini nella vecchia pedagogia e peggio ancora, un rapporto da « società protettrice degli animali», o da esercito della Salute anglosassone verso i cannibali della Guinea. Cfr Quaderno 21 (xvii), p. 13. CySf-136 ). Machiavelli. Il cesarhmn. —I.n schema generico delle forze A e B in lotta con prospettiva catastrofica, cioè con la prospettiva che non vinca né A né B per l’esistenza di un equilibrio organico, da cui | nasce (può nascere) il cesarismo, è appunto un’ipotesi generica, 97 uno schema sociologico (di scienza politica) a tipo matematico. L’ipotesi può ancora essere resa più concreta, portata a un grado maggiore di approssimazione alla realtà concreta storica. Ciò può ottenersi precisando meglio alcuni elementi fondamentali. Così, parlando di A e B, si è solo detto che esse sono una forza genericamente progressiva e una forza genericamente regressiva: si può precisare di quale tipo di forza regressiva e progressiva si tratta e ottenere cosi maggiore approssimazione. Nel caso di Cesare e di Napoleone I si può dire che A e B, pur essendo distinte e contrastanti, non erano però tali da non poter venire « assolutamente » ad una fusione ed assimilazione reci-