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i93o-I932: (miscellanea) 719 sti coi filosocialisti come lui; ma in fondo tutto questo socialismo piccolo borghese alla De Amicis non era un embrione di socialismo nazionale, o | nazionalsocialismo, che 1 ha cercato di farsi strada in tanti modi in Italia e che ha trovato nel dopoguerra un terreno propizio? \ « § ( 43 ). Il Comune come fase economico-corporativa dello Stato. Nel 1400 lo spirito di iniziativa dei mercanti italiani era caduto; si preferiva investire le ricchezze acquistate in beni fondiari e avere un reddito certo dalPagricoltura, piuttosto che arrischiarle nuovamente in viaggi o in investimenti all’estero. Ma come si è verificata questa caduta? Gli elementi che vi hanno contribuito sono parecchi: le lotte di classe fierissime nelle città comunali, i fallimenti per insolvenza di debitori regali (fallimento dei Bardi e Peruzzi), l’assenza di un grande Stato che proteggesse i suoi cittadini all’estero: cioè la causa fondamentale è nella stessa struttura dello Stato comunale che non può svilupparsi in grande Stato territoriale. Da allora si è radicato in Italia lo spirito retrivo per cui si crede che sola ricchezza sicura è la proprietà fondiaria. Bisognerà studiare bene questa fase, in cui i mercanti diventano proprietari terrieri e vedere quali fossero i rischi inerenti allo scambio e al commercio bancario. §(44). Sulla letteratura italiana. Cfr il saggio di G. A. Borgese II senso della letteratura italiana nella «Nuova Antologia» del i° gennaio 1930. «Un epiteto, un motto, non può riassumere lo spirito di un’epoca o di un popolo, ma giova qualche volta come riferimento o appiglio mnemonico. Per la letteratura francese si suol dire: grazia, ovvero: chiarezza, logica. Si potrebbe dire: cavalleresca lealtà dell’analisi. Diremmo per la letteratura inglese: lirismo dell’intimità; per la tedesca: audacia della libertà; per la russa: coraggio della verità. Le parole di cui possiamo servirci per la letteratura italiana sono quelle appunto che ci sono servite per questi ricordi visivi: maestà, magnificenza, grandezza» \ Insomma il Borgese trova che il carattere della lette-