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1040 QUADERNO 8 (XXVIII) 50 bis § ( 165). A. Oriani. Occorre studiarlo come il rappresentante più onesto e appassionato per la grandezza nazionale-popolare italiana fra gli intellettuali italiani della vecchia generazione. La sua posizione non è però critica-ricostruttiva, e quindi tutti i motivi della sua sfortuna e dei suoi fallimenti. In realtà a chi si richiamava l’Oriani? Non alle classi dominanti, da cui tuttavia si attendeva riconoscimenti e onori, nonostante le sue diatribe corrosive. Non ai repubblicani, cui tuttavia si apparenta la sua forma mentale recrimina toria. La Lotta politica1 sembra il manifesto per un grande movimento democratico nazionale popolare, ma POriani è troppo imbevuto di filosofia idealistica, quale si venne foggiando nell’epoca della Restaurazione, per saper parlare al popolo come capo e come eguale nello stesso tempo, per far partecipare il popolo alla critica di se stesso e delle sue debolezze senza tuttavia fargli perdere la fede nella propria forza e nel proprio avvenire. La debolezza del- rOriani è in questo carattere meramente intellettuale delle sue critiche, che creano una nuova forma di dottrinarismo e di astrattismo. Tuttavia vi è un movimento abbastanza sano di pensiero che si dovrebbe approfondire. La fortuna di Oriani in questi ultimi tempi è più un’imbalsamazione funeraria che un'esaltazione di nuova vita del suo pensiero. i— n 5I APPUNTI DI FILOSOFIA. MATERIALISMO E IDEALISMO ' Terza serie 4 § ( 166).Graziai eL Oltre alle teorie del Loria, cercare se le quistioni sollevate dal Graziadei1 non hanno origine nelle teorie del Rodbertus. Nella «Histoire des doctrines économiques» di Gide e Rist (V ediz., ristampa del 1929)2 a p. 504 si legge: «Remarquons aussitôt la différence d’attitude entre Rodbertus et Marx. Le second, tout imprégné de l’économie politique et du socialisme anglais, part de la