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IOOO QUADERNO 8 (XXVIIl) che i superficiali osservatori o i retori che empiono la bocca propria e la testa degli altri di paroioni come "stirpe” e "gente”, paroioni i quali tendono, conferendo titoli di nobiltà ereditaria, ad abolire il senso dello sforzo e del dovere personale, cosi come l'ammirazione ora di moda, e tutta romantica, del costume e dei costumi locali tende a immobilizzare e cristallizzare, invece che incitare sulla via del progresso» \ (È acuto l'accostamento implicito tra lo strapae- sanismo e la cultura privilegio di classe). Fatto affine è quello dei nomi delle strade (cfr Corrado Ricci, 1 nomi delle strade, «Nuova Antologia» del i° marzo 1932): il Ricci, nel giugno 1923, al senato, discutendosi un decretcrfelativn ai mutamenti dTnomi delle strade e deì- Je piazze comunali, propose che si facesse una revisione dei nomi vecchi e nuovi, per vedere se non convenisse, in diversi casi, tornare alVantico2. (Ciò che avvenne in molti casi, e TlTatto che talvolta fu opportuno, non toglie niente al significato delPindirizzo). Cosi le diverse «Famiglie» meneghina, torinese, bolognese ecc. che prosperano in questo stesso periodo. Tutti tentativi di immobilizzare e cristallizzare ecc. § ( 101 ). Passato e presente. Parlamento italiano. Vedere per quale preciso movimento politico si interpretò lo Statuto in modo da allargare la funzione e le attribuzioni del Parlamento. In realtà la formazione di un governo che emanava dal Parlamento, si costituiva in Gabinetto con un proprio Presidente ecc., è pratica che s'inizia fin dai primi tem- 32bis pi | dell'era costituzionale, è il modo «autentico» di interpretare lo Statuto. Solo più tardi, per dare una soddisfazione ai democratici, fu data a questa interpretazione una tendenziosità di sinistra (forse le discussioni politiche al tempo del proclama di Moncalieri possono servire per provare la giustezza di questa analisi). Per iniziativa della destra si giunge a una contrapposizione della lettera dello Statuto a quella che ne era sempre stata la pratica normale e indiscussa (articolo di Sonnino Torniamo allo Statuto nella «Nuova Antologia» del i° gennaio 1897, e la data è da ritenere per-