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9§4 QUADERNO 8 (XXVIII) rebbero dati al diavolo put di sfuggire ai vecchi partiti imputriditi sino nelle midolla delle ossa» \ Un punto da vedere è la funzione che ha svolto il Senato in Italia come terreno per il trasformismo «molecolare». Il Ferrari, nonostante il suo repubblicanesimo federalista ecc., entra nel Senato e cosi tanti altri fino al 1914: ricordare le affermazioni comiche del senatore Pullè entrato nel Senato con Gerolamo Gatti è altri bissolatiani \ J- tìH. § ( V7). Il moderno Princtùe. In questa serie di osservazioni porrebbero trovare^posto le*note ìcritte a proposito dello studio delle situazioni e di ciò che occorre intendere per « rapporti di forza ». Lo studio di come occorre analizzare le « situazioni », cioè di come occorre stabilire i diversi gradi di rapporti di forza, potrebbe prestarsi a una esposizione elementare di scienza politica, intesa come un insieme di canoni pratici di ricerca. Insieme un’esposizione di ciò che in politica occorre intendere per strategia e tattica, per «piano», per propaganda e agitazione; elementi di organizzazione ecc. Gli elementi pratici che sono esposti di solito alla rinfusa nei trattati di politica (si può prendere come esemplare gli Elementi di scienza politica del Mosca)1 dovrebbero, in quanto non sono quistioni astratte o campate in aria, trovar posto nei vari settori dei rapporti di forza, iniziando con i rapporti di forza internazionale (in cui entrerebbero le note scritte su ciò che è una grande potenza) per passare ai rapporti obbiettivi sociali, cioè al grado di sviluppo delle forze produttive, ai rapporti di forza politica [(o di egemonia)] o di partito, e ai rapporti militari o meglio politici immediati. I rapporti internazionali precedono o seguono i rapporti sociali fondamentali? Seguono indubbiamente. Ogni innovazione organica nella struttura modifica organicamente i rapporti assoluti e relativi nel campo internazionale attraverso le sue espressioni tecnico-militari. Anche la posizione geografica di uno Stato nazionale non precede ma segue le innovazioni strutturali, pur reagendo su di esse in una certa misura (nella misura appunto in cui le superstrutture reagiscono sulla struttura, la politica suireconomia). D’altronde i rapporti internazionali reagiscono passivamente e attivamente specialmente sui rapporti politici (di egemonia dei partiti). Quanto più la vita economica immediata di una nazione è subordinata ai rapporti internazionali, tanto più un determinato partito rappresenta questa situazione e la sfrutta per impedire il sopravvento dei partiti avversari. Da questa serie di fatti si può giungere alla conclusione che spesso il così detto « partito dello straniero » non è proprio quello che come tale viene volgarmente indicato, ma proprio il partito più nazionalistico [(un accenno a questo elemento internazionale « repressivo » delle energie interne, si trova negli articoli di G. Volpe pubblicati dal «Corriere» del