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i930-i932: APPUNTI 1)1 FIL0S0FIA 11 863 genti intellettuali e morali della società sentono mancarsi il terreno sotto i piedi, si accorgono che le loro « prediche » sono diventate appunto «prediche», cioè cose estranee alla realtà, pura forma senza contenuto, larva senza spirito; quindi la loro disperazione e le loro tendenze reazionarie e conservative: | poiché la particolare forma di civiltà, di cui- 58 tura, di moralità che essi hanno rappresentato si decompone, essi gridano alla morte di ogni civiltà, di ogni cultura, di ogni moralità e domandano misure repressive allo Stato o si costituiscono in gruppo di resistenza appartato dal processo storico reale, aumentando in tal modo la durata della crisi, poiché il tramonto di un modo di vivere e di pensare non può verificarsi senza crisi. I rappresentanti del nuovo ordine in gestazione, d’altronde, per odio «razionalistico» al vecchio, diffondono utopie e piani cervellotici. Quale il punto di riferimento per il nuovo mondo in gestazione? Il mondo della produzione, il lavoro. Il massimo utilitarismo deve essere alla base di ogni analisi degli istituti morali e intellettuali da creare e dei prinçipii da diffondere: la vita collettiva e individuale deve essere organizzata per il massimo rendimento dell’apparato produttivo. Lo sviluppo delle forze economiche sulle nuove basi e l’instaurazione progressiva della nuova struttura saneranno le contraddizioni che non possono mancare e avendo creato un nuovo «conformismo» dal basso, permetteranno nuove possibilità di autodisciplina, cioè di libertà anche individuale. § ( 13). Einaudi e il materialismo storico. Non pare che Einaudi abbia studiato molto le teorie del materialismo storico; si può anzi dire che egli parla del materialismo storico da orecchiante, per sentito dire, spesso di terza o quarta mano. Le sue nozioni principali le ha prese dal Croce (Materialismo storico ed economia marxistica) ma in modo superficiale e anche sgangherato (in una nota ho messo a confronto un brano del Croce sulla originalità della scienza e la ripetizione sguaiata che ne fa l'Einaudi) \ Ciò che più interessa è il fatto che della «Riforma Sociale» è sempre stato scrittore apprezzato (e in qualche tempo anche membro della redazione) Achille Loria, cioè il divulgatore, nel senso deteriore, del materialismo storico. Si può dire anzi che in Italia gran parte di ciò che si chiama materialismo storico non sia altro che lorianismo: recentemente, proprio nella «Riforma Sociale» il Loria ha pubblicato un suo zibaldone di schede caotica-