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i930_i9321 (miscellanea) 691 segnano e sanzionano la crisi statale nella sua forma decisiva. Ma questi intellettuali non hanno né l’organizzazione chiesastica, né qualcosa chèle rassomigli e in ciò la erisimo- derna è aggravata in confronto alla crisi medioevale che si Evolse per parecchi secolufino alla Rivoluzione tranceseT quando il raggruppamento soci a lF"ché“dò p o il'Mille'f iT'laT' tnrra motrice econnrmra-rlpirF.nropfl, potè presentarsi co-^ me «Stato» integrale, con tutte le forze intellettuali e m~ rali necessarie e sufficienti per organizzare una società com- 'pietà e perfetta. Uggì lo « spirituale » che si stacca dal « temporale» e se ne* distingue come a se stante, è un qualcosa di disorganico, di discentrato, un pulviscolo instabile di grandi personalità culturali «senza Papa» e senza territorio. Questo [processo di] disintegrazione dello Stato moderno è pertanto molto più catastrofico del [processo storico] medioevale che era disintegrativo e integrativo nello stesso tempo, dato lo speciale raggruppamento che era il motore del processo storico stesso e dato il tipo di Stato esistito do- po il Mille in Europa, che non conosceva la centralizzazione^ "modèrna e si potrebbe chiamare più [ «federativo di classi 4 bis dominanti» che Stato di una sola classe dominante. È da vedere in quanto l’« attualismo» di Gentile corri- sponde alla fase statale positiva, a cui invece ta opposizione il Croce. L’«unità nell’atto» dà la possibilità al Gentile di riconoscere come «storia» ciò che per il Croce è antistoria. Per il Gentile la storia è tutta storia dello Stato; per il Croce e invece «etico-politica», cioè il Croce vuolejnantenere una "distinzione tra società civile e societàpolitica, tra egemonia ~ é dittatura; i grandi intellettuali esercitano l’egemonia, che, "presuppone una certa coHaborazioneT~cioè un consenso-attivo e volontarioTlibero), cioè un regime liberale-democra- tico. Il Gentile pone la f asécorporativo I - economica] come "iase etica nell'atto storicoTégemonia e dittatura sono indi- "sringuìbili, la forza è consenso sen^altro: non si può distin- ’ guère la società politica dalla società^ivile: esistè solo lo Stato e naturalmente lo btato-governo/ecc. tTa stessa posizione contrastante che, nella sfera filosofica, si verifica tra Croce e Gentile, si verifica nel campo dell’economia politica tra Einaudi e i discepoli di Gentile 1