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690 QUADERNO 6 (vili) necessariamente legato al razionale, ne è un momento imprescindibile; che nella storia, se trionfa sempre il generale, anche il « particulare » lotta per imporsi e in ultima analisi si impone anch’esso in quanto determina un certo sviluppo del generale e non un altro. Ma nella storia moderna, «particulare » non ha più lo stesso significato che aveva nel Machiavelli e nel Guicciardini, non indica più il mero interesse individuale, perché nella storia moderna P«individuo» storico-politico non è l'individuo «biologico» ma il gruppo so- ciale. jolo la lotta, col suo esito, e neanche col suo esito immediato. ma^orLquello che si manilStaJn una permanente vittoria, dirà ciò che è razionale o irrazionale, ciò che è «de-_ gno» di vincere perché continua, a suo modo, e supera il j^assalQw L’atteggiamento pratico del Croce è un elemento per l’analisi e la critica del suo atteggiamento filosofico: [ne] è anzi l’elemento fondamentale: nel Croce filosofia e «ideologia» finalmente si identificano, anche la filosofia si mostra niente altro che uno « strumento pratico » di organizzazione e di azione: di organizzazione di un partito, anzi di una internazionale di partiti, e di una linea di azione pratica. Il discorso di Croce al Congresso di filosofia di Oxford2 è in 4 realtà un | manifesto politico, di una unione internazionale dei grandi intellettuali di ogni nazione, specialmente dell’Europa; e non si può negare che questo possa diventare un partito importante che può avere una funzione non piccola. Jm potrebbe già dire, cosi all'ingrosso, che già oggi si verifica nel mondomoderno un fenomeno simile a quello del distaci cotra «spirituale» e «temporale» nel Medio Evo: fenome^ no molto più complesso di quello d’allora, di quanto è diventata più complessaJa vita-moderna. I raggruppamenti sociali regressivi e conservativi si riducono sempre .più alla loro fase iniziale economica-corporativa, mentre i raggruppamenti progressivi e innovatori si trovano ancora nella fase iniziale appunto economica-corporativa; gli intellettuali tradizionali, staccandosi dal raggruppamento sociale al quale avevano dato finora la forma più alta e comprensiva e quindi la coscienza più vasta e perfetta dello Stato moderno, in realtà compiono un atto di incalcolabile portata storica: 1