Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/139

814 QUADERNO 6 (vili) ne che non volle fare appello ai contadini, vittoria della politica di Cavour che trovò i suoi alleati nei latifondisti che volevano l'annessione immediata. Si trovano accenni interessanti a questo proposito: richieste di carabinieri sardi, ecc. I latifondisti non volevano restare sotto la minaccia di un movimento popolare per le terre ed erano diventati unitari spasimanti. (L’articolo deve essere messo insieme al libro di Crispi sui Mille) \ § ( 160). Sulla morale. Nella breve introduzione a un gruppo di lettere [inedite] del Diderot a Grimm e a Madame d’Epinay («Revue des Deux Mondes» del 15 feb- 63 bis braio 1931), André Babelon scrive del Diderot: | «Diderot, qui éprouvait pour la postérité le même respect que d’autres pour l’immortalité de l’âme... » \ % §( 161). Risorgimento. Garibaldi. Cfr Emanuele Librino, L'attività politica di Garibaldi nel 1861, «Nuova Antologia», 16 febbraio 1931 \ Pubblica una piccola nota di Garibaldi al generale Medici in cui si dice che la ragione principale del conflitto con Cavour è questa: Cavour vuole un governo costituzionale tipo francese, con un esercito stanziale che potrà essere impiegato contro il popolo; Garibaldi vuole un governo all'inglese, senza esercito stanziale, ma con la nazione armata. Tutto qui il contrasto Cavour- Garibaldi? Si può vedere la scarsezza di capacità politica del Garibaldi e la non sistematicità delle sue opinioni. § ( 162 ). Passato e presente. Caratteri italiani. Si osserva da alcuni con compiacimento, da altri con sfiducia e pessimismo, che il popolo italiano è «individualista»: alcuni dicono «dannosamente», altri «fortunatamente», ecc. Questo «individualismo», per essere valutato esattamente, dovrebbe essere analizzato, poiché esistono diverse forme di «individualismo», più progressive, meno progressive, corrispondenti a diversi tipi di civiltà e di vita culturale. Indi-