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6 (vili) avec qui je n'ai pas une idée commune et que je regarde comme des ennemis publics» *. § ( 142). Passato e presente. La Corsica. Nell'« Italia Letteraria» del 9 agosto 1931 è pubblicato un articolo di Augusto Garsia Canti d'amore e di morte nella terra dei Corsi. Il Garsia pare sia stato recentemente in Corsica con Umberto Biscottini che notoriamente organizza a Livorno tutta l'attività irredentistica in Corsica (edizione corsa del «Telegrafo», «Giornale di Politica e di Letteratura», libri, zibaldoni, ecc.). Dall'articolo del Garsia appare che si stampa da poco tempo una rivista «31-47», «che riporta molti articoli dell'edizione speciale fatta per i corsi del giornale "Il Telegrafo” e introdotta clandestinamente nell'isola». Anche da Raffaello Giusti di Livorno è ora edito 11'« Archivio storico di Corsica», che usci nel 25 a Milano e la cui direzione più tardi fu assunta da Gioacchino Volpe. Il «Giornale di Politica e di Letteratura» non può entrare in Francia (quindi in Corsica) L’irredentismo italiano in Italia è sufficientemente diffuso; non so quanto in Corsica. C'è in Corsica il movimento della «Muvra» e del Partito Corso d'Azione, ma essi non vogliono uscire dai quadri francesi e tanto meno riunirsi all'Italia; vogliono tutt'al più una larga autonomia e partecipano al movimento autonomista francese (Bretagna, Alsazia, Lorena, ecc.). Ricordare Pavvocatino veneto che incontrai in treno nel 1914; era abbonato alla Muvra, all'«Archivio storico di Corsica», leggeva romanzi di autori corsi (per es. Pierre Dominique, che per lui era un rinnegato). Sosteneva la rivendicazione non solo della Corsica, ma anche di Nizza e della Savoia. Anche il comm. Belloni, vice-questore di Roma, quando nel settembre 1925 mi fece una perquisizione domiciliare di quattro ore, mi parlò a lungo di queste rivendicazioni. Il veterinario di Ghilarza, prima della guerra, dott. Nessi, brianzolo, rivendicava anche il Delfinato, Lione compresa, e trovava ascolto fra i piccoli intellettuali sardi che sono francofobi estremisti per ragioni economiche (la guerra di tariffe