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7 84 QUADERNO 6 (vili) 49 bis §(113). Risorgimento. Campagna e città. Pare che da questo punto di vista sia interessante il saggio di Carlo Cattaneo, La città considerata come principio ideale delle istorie italiane pubblicato da G. A. Belloni presso Pedit. Vallecchi (1930 o 31). Il saggio era apparso a puntate nel «Crepuscolo» del 1858e non fu mai raccolto nelle opere del Cattaneo curate dal Bertani, da Gabriele Rosa e dalla Mario. Secondo il Belloni il concetto esposto dal Cattaneo della necessità deirunione tra città e campagna per il risorgimento italiano era già stato affermato dal Romagnosil. Potrebbe il Cattaneo averlo preso anche dalla letteratura francese democratica del tempo, che seguiva la tradizione giacobina (cfr per es. 1 Misteri del Popolo del Sue che ebbero tanta diffusione anche in Italia). In ogni caso il fatto importante sarebbe stato non di esprimere quel concetto, ma di dargli un’espressione politica italiana immediata, ciò che appunto mancò e anzi fu voluto evitare sistematicamente dai partiti democratici del Risorgimento. % § ( 114). Risorgimento. Cfr per alcuni episodi il libro di F. Martini, Confessioni e Ricordi (1859-1892)) Treves, Milano, 1928 \ Del libro sono interessanti alcuni capitoli: il primo «Per cominciare e per finire» è interessante per l’atteggiamento politico dei moderati toscani nel 1859 che non è stato solo un mero fatto di psicologia da descrivere bonariamente,‘come fa il Martini, ma un netto atteggiamento politico, legato a convinzioni e a una linea precisa, come dimostrano i documenti recentemente pubblicati (cfr articolo di Panella nel «Marzocco» e polemica col Puccioni)2. I moderati toscani non volevano la fine del granducato, erano federalisti reazionari. Gli episodi di abulia militare in Toscana nel 59 non sono solo da collegare con la «psicologia» del popolo toscano, come fa il Martini: fu un sabotaggio della guerra nazionale o per lo meno una forma di « neutralità» sabotatrice. Lo scarso numero dei «volontari» fu una conseguenza della cattiva volontà dei moderati. Anche l’importanza dell’intervento francese nel 59 è /