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6oo QUADERNO 5 (ix) mano, di famiglia, come si diceva una volta, papalina, bat- 35 tezzato in S. Maria in Via ed educato | alla religione proprio in S. Ignazio di Roma e da loro Gesuiti, d’intrattenersi mezz’ora con Lei, di riposarsi cioè dal gran bailamme considerando un uomo come lei, integro e giudizioso, che era ieri quel eh e oggi e quello che sarà domani». Più oltre, ricordando i suoi primi maestri gesuiti: «Ed eran tempi difficili, ché fuori a dir Gesuita era come dire subdola potenza o fosca nequizia, mentre là dentro, all’ultimo piano del Collegio Romano sotto i tetti (- dove era posta la scuola - di religione - gesuita dove l’Ojetti fu educato -), tutto era ordine, fiducia, ilare benevolenza e, anche in politica, tolleranza e mai una parola contro l’Italia, e mai, come purtroppo accadeva nelle scuole di Stato, il basso ossequio alla supremazia vera o immaginaria di questa o di quella cultura straniera sulla nostra cultura». Ancora: ricorda di essere «vecchio abbonato della "Civiltà Cattolica”» e «fedele lettore degli articoli ch’Ella vi pubblica» e perciò «io scrittore mi dirigo a lei scrittore, e le dichiaro il mio caso di coscienza». C’è tutto: la famiglia papalina, il battesimo nella chiesa gesuitica, l’educazione gesuitica, l’idillio culturale di queste scuole, i gesuiti soli o quasi soli rappresentanti della cultura nazionale, la lettura della « Civiltà Cattolica », il padre Rosa come vecchia guida spirituale dell’Ojetti, il ricorso del- l’Ojetti oggi alla sua guida per un caso di coscienza. L’Ojetti dunque non è un cattolico di oggi, un cattolico dell’ii febbraio, per convenienza o per moda; egli è un gesuita tradizionale, la sua vita è un «esempio» da portare nelle prediche ecc. L’Ojetti non è mai stato «made in Paris», non è mai stato un dilettante dello scetticismo e dell’agnosticismo, non è mai stato voltairriano, non ha mai considerato il cattolicesimo tutto al più come un puro contenuto sentimentale delle arti figurative. Perciò Pii febbraio l’ha trovato preparato ad accogliere la Conciliazione con « ilare benevolenza»; egli non pensa neppure (dio liberi) che si possa trattare di un instrumentum regni perché egli stesso ha sentito «che forza sia nell’animo degli adolescenti il fervore religioso, e come, una volta acceso, esso porti il suo calore 35 bis in tutti gli altri sentimenti, | dall’amore per la patria e per la 1930-1932: (