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544 QUADERNO 5 (ix) § ( 3 ). Owen, Saint-Simòn e le scuole infantili di Ferrante Aporti. Da un articolo La questione delle scuole ìnfan- f tili e dell'abate Aporti secondo nuovi documenti («Civiltà / Cattolica» del 4 agosto 1928)1 appare che Ì gesuiti e il Vaticano nel 1836 erano contrari alPapertura di asili infantili a Bologna del tipo sostenuto da F. Aporti perché tra i sostenitori c’era «un certo Dottor Rossi», «in fama di essere fautore del sansimonismo, allora molto rumoroso in Francia e assai temuto pure in Italia, forse anche più di quanto si meritava» (p. 221). L’arcivescovo di Bologna, richiamando l’attenzione della Santa Sede sulla propaganda e distribuzione di opuscoli che si faceva per gli asili infantili, scriveva: «in sé stessa l’opera potrebbe essere buona, ma che temeva assai per certe persone che sono a capo dell’impresa e per il grande impegno che mostrano... che l’autore di queste scuole è un certo Roberto Owen protestante, come v’era riferito nella "Guida dell’educatore” del prof. Lambruschi- ni che stampasi a Firenze, nel n. 2 febbraio 1836, pag. 66» (p. 224). Il consultore del Santo Uffizio, P. Cornelio Everboeck, gesuita, nel febbraio 1837 diede il suo parere sugli asili all’assessore del Santo Uffizio, Mons. Cattani: è uno studio di 48 grandi e fitte pagine, dove si comincia esaminando la dottrina e il metodo dei sansimoniani e conclude che il metodo delle nuove scuole è infetto, o almeno sospettosissimo, della dottrina e della massima di panteismo e sansimonismo, ne consiglia la condanna e propone un’Enciclica contro la setta e la dottrina dei sansimonisti (p. 227). Lo scrittore della «Civiltà Cattolica» riconosce che mentre la prima parte del parere, contro il sansimonismo in generale come dottrina, mostra «lo studio e l’erudizione del consultore», la seconda parte invece, che dovrebbe dimostrare l’infiltrazione del sansimonismo nella nuova forma di scuole, è"* 4 bis molto più | breve e più debole, «manifestamente inspirata e ■ in parte sviata dalla notizia e dalla persuasione» degli informatori di Bologna che vi avevano visto e denunziato i metodi, lo spirito o il pericolo del sansimonismo francese. La Congregazione del Santo Uffizio non insistette sul pericolo 1930-1932: (miscellanea)