Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
462 QUADERNO 4 (xill) lismo storico; dal punto di vista teorico, la Miseria della Filosofia può essere considerata in parte come l’applicazione e lo svolgimento delle Tesi su Feuerbach mentre la Santa Famiglia9 è una fase intermedia ancora indistinta, come si vede dai brani riferentesi a Proudhon e specialmente al materialismo francese. Del resto il brano sul materialismo francese è più uno spunto di storia della cultura, che un brano teoretico, come spesso si suole intenderlo e come « storia della cultura» è ammirevole e definitivo). È da ricordare insieme l’affermazione di Engels che l’economia è « in ultima analisi » la molla della storia (nelle due lettere sul materialismo storico pubblicate anche in italiano) 10, direttamente collegata al brano famoso della prefazione alla Critica dell'Economia Politica dove si dice che gli uomini « diventano consapevoli » del conflitto tra forma e contenuto del mondo produttivo sul terreno delle ideologie u. Questo nodo è da ricordare a proposito della tesi prospettata in diverse note dei vari quaderni12 che nel periodo moderno della storia il materialismo storico è più diffuso di quanto non sembri; esso però si presenta sotto l’aspetto di «economismo storico» (il nuovo nome usato dal Loria per indicare le sue nebulose concezioni da questo punto di vista è esatto e si può dire che il materialismo storico che io ritehgo più diffuso di quanto si creda, è d’interpretazione Ioriana e non è l’originale marxista). Questa inter- bis prefazione è legata all’errore di metodo, da me indicato più | sopra, di non distinguere nell’analisi delle situazioni economiche e delle strutture sociali ciò che è «relativamente permanente» da ciò che è «fluttuazione occasionale»; distinzione che entro certi limiti corrisponde a quella di Stato e Governo, di strategia e tattica. Aspetti parziali deir«economismo storico» sono: 1) la dottrina per cui lo svolgimento economico viene ridotto ai cangiamenti degli strumenti tecnici, mentre Marx parla sempre di « forze materiali di produzione » in generale e in queste forze include anche la « forza fisica » degli uomini (Loria ha dato un’esposizione brillantissima di questa dottrina nell’articolo sull’influenza sociale dell’aeroplano nella «Rassegna contemporanea» del 1912)13; 2) la dottrina per cui lo svolgimento economico e storico viene fatto dipendere immediatamente dai mutamenti di un qualche fattore importante della produzione, dovuto airintroduzione di un nuovo combustibile che porta con sé l’applicazione di nuovi metodi [nella costruzione e nèll’azionamento] degli strumenti meccanici (per esempio il petrolio: cfr a questo proposito l’articolo sul petrolio di Antonino Laviosa nella «Nuova Antologia» del 1929 14 che nota i mutamenti nella costruzione dei mezzi di trasporto e specialmente militari portati dalla diffusione del petrolio e della benzina e ne trae delle conseguenze politiche esagerate: parla di un’era del petrolio che si contrappone a un’era del carbone ecc.; qualche altro avrà scritto lo stesso per l’elettricità ecc. Ora, anche queste scoperte di nuovi combustibili e di nuove energie motrici hanno importanza storica, perché possono mutare la statura relativa delle nazioni, ma non sono determinanti del moto stòrico). Spesso avviene che si combatte l’economismo storico credendo di combattere il materialismo storico. È questo il caso, per esempio, di un articolo dell’« Avenir» di Parigi del 10 ot- I93O-1932: APPUNTI DI FILOSOFIA I