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1930: (miscellanea) 375 Arene popolari come VArena del Sole di Bologna? Vedere ciò che scrisse Edoardo Boutet sugli spettacoli per le lavandaie che la Compagnia Stabile di Roma diretta dal Boutet dava all’Arena del Sole di Bologna il lunedi - giorno delle lavandaie -. Questo capitolo dei ricordi teatrali del Boutet lo lessi nel «Viandante» di Monicelli, che usciva a Milano nel 1908-9 *). Nel «Marzocco» del 17 novembre 1929 è pubblicata una nota di Gaio (Adolfo Orvieto) molto significativa «'Danton», il melodramma e il «romanzo nella vita»2. Comincia cosi: «Una Compagnia drammatica di recente "formazione” che ha messo insieme un repertorio di grandi spettacoli popolari - dal Conte di Montecristo alle Due Orfanelle - con la speranza legittima di richiamare un po’ di gente a teatro, ha visto i suoi voti esauditi - a Firenze - con un novissimo dramma di autore ungherese e di soggetto franco-rivoluzionario: Danton ». Il dramma è di De Pekar ed è « pura favola patetica con particolari fantastici di estrema libertà» (- per es. Robespierre e Saint-Just assistono al processo di Danton e altercano con lui ecc. -). «Ma è favola, tagliata alla brava, che si vale dei vecchi metodi infallibili del teatro popolare, senza pericolose deviazioni modernistiche. Tutto è elementare, limitato, di taglio netto. Le tinte fortissime e i clamori si alternano alle opportune smorzature e il pubblico respira e conlsente. Mostra di appassionarsi e si diverte. Che sia questa la strada migliore per riportarlo al teatro di prosa? » La conclusione dell’Orvieto è significativa. Così nel 1929 per aver pubblico a teatro bisogna rappresentare il Conte di Monte Cristo e le Due Orfanelle e nel 1930 per far leggere i giornali bisogna pubblicare in appendice il Conte di Monte Cristo e Giuseppe Balsamo. Cfr Quaderno 21 (xvn), pp. 25-26. § (96). I nipotini di padre Bresciani. Romanzi popolari. Ricerche statistiche: quanti romanzi italiani hanno pubblicato i periodici popolari più diffusi? Il «Romanzo Mensile», la «Domenica del Corriere», la «Tribuna Illustrata», il «Mattino Illustrato»? La «Domenica del Corriere» forse nessuno in tutta la sua vita (320 anno nel 1930) su circa 80 o 90 romanzi che avrà pubblicato. Credo che la «Tribuna Illustrata» ne abbia pubblicato qualcuno: ma occorre notare che la «Tribuna Illustrata» è enormemente meno popolare della «Domenica» e ha un tipo suo di romanzo. Sarebbe poi interessante vedere la nazionalità degli autori e il tipo dei romanzi d’avventura pubblicati. Il «Romanzo Mensile» e la «Domenica» pubblicano molti romanzi inglesi e di tipo poliziesco (hanno pubblicato Sherlok Holmes) ma anche tedeschi, ungheresi (la baronessa Orczy, che mi pare ungherese, è diventata molto popolare e i suoi romanzi sulla Rivoluzione francese hanno avuto varie edizioni nel «Romanzo Mensile» che pure deve avere una tiratura rispettabile - mi pare sia giunto a 25 000 esemplari) e persino australiani (di Guido Boothby che ha avuto pure diverse edizioni). Così nel «Romanzo Mensile» e nella «Domenica» deve prevalere il tipo d’avventura poliziesca. Sarebbe 3