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1930: (miscellanea) 355 nazionalità). In ogni modo mi pare sia da fissare questo punto: che la cristallizzazione del volgare illustre non può essere staccata dalla tradizione del mediolatino e rappresenta un fenomeno analogo J)opo una breve parentesi (libertà comunali) in cui c’è una fioritura di întellettuaÏÏusciti dalle riassorbimento della fun-" singoli classi popolari (,Dorg zione intellettuale nella casta tradizionale, in cui elementi sono di origijne popolare, ma in cui prevale in essi arattere di casta suirorigine._Non è cioè tutto uno strato della popolazione che arrivando al potere crea i suoi intellettuali (ciò è avvenuto nel Trecento) ma è un organismo tradizionalmente selezionato che assimila nei suoi quadri singoli individui (l’esempio tipico di ciò è dato dall’organizzazione ecclesiastica). Di altri elementi occorre tener conto in un’analisi compiuta e credo che per molte quistioni la retorica nazionale del secolo scorso e i pregiudizi da essa incarnati non abbiano neanche spinto a fare le ricerche preliminari. Cosi: quale fu l’area esatta della diffusione del toscano? A Venezia, per esempio, secondo me, fu introdotto già l’italiano elabo- ura Utiorentino ori non ferero-senti re iva voce norentina come a noma e a a di governo continuo a essere iano. Cosi per altri centri (Genova, credo). Una sto- ria della lingua italiana non esiste ancora in questo senso: la grammatica storica non è ancora ciò, anzi. Per la lingua francese esistono di queste storie (quella del Brunot [- e del Littré -] mi pare sia del tipo che io penso, ma non ricordo). Mi pare che, intesa la lingua come elemento della cultura e quindi della storia generale e come manifestazione precipua della «nazionalità» e «popolarità» degli intellettuali, questo studio non sia ozioso e puramente erudito \ rticolo, interessante come informazione dell’importanza che ha^assunto lo studio del mediolatino (questa espressione, che dovrebbe significare latino medioevale, cre- 4 6 Nel ms è qui aggiunta la seguente indicazione, già data peraltro all’inizio del paragrafo: «L’articolo deH’Ermini è pubblicato nella "Nuova Antologia” del 16 maggio 1928».